Pronunciamientos GARANTIRE ELEZIONI LIBERE E GIUSTE IN BRASILE, NON IMPEDIRE LA CANDIDATURA DELL’EX PRESIDENTE LULA
6 Abril 2018
Compatir

Da ormai oltre quattro anni in Brasile è in corso un'iniziativa giudiziaria che ha coinvolto l'ex Presidente Lula e che rischia oggi di precipitare la democrazia brasiliana in una crisi grave e preoccupante.

Riteniamo che la lotta alla corruzione sia necessaria per garantire ai cittadini un funzionamento trasparente ed efficace del sistema istituzionale e riteniamo che anche in Brasile, come in tutti i paesi democratici, per combattere efficacemente fenomeni di malcostume e impropri rapporti tra economia e politica, siano necessarie riforme politiche profonde. Ciò tanto più in un momento in cui il populismo e la demagogia investono con forza - anche se in forme diverse - praticamente tutte le democrazie avanzate.

Tuttavia, in nome della lotta alla corruzione non si può rischiare di mettere in crisi uno dei principi irrinunciabili della democrazia che risiede nella necessità di mantenere una distinzione ed un chiaro equilibrio tra i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario.

Dopo anni di indagini e di azioni giudiziarie, in cui molti osservatori e giuristi internazionali hanno riscontrato anche elementi di persecuzione personale, infatti, non sono emerse a carico del Presidente Lula prove tali da dimostrare che egli si sia appropriato di risorse pubbliche o abbia ricattato imprese per ottenere benefici personali.

Nonostante ciò, in virtù di una sentenza - discutibile e discussa anche da molti giuristi brasiliani in quanto contraddice una delle norme della Costituzione di quel Paese -  che prevede la possibilità di arresto prima dell'ultimo grado di giudizio, il Presidente Lula rischia nei prossimi giorni di essere condotto in carcere.

Tutto questo mentre è in corso la campagna elettorale verso le Presidenziali del prossimo ottobre alla quale il Presidente Lula partecipa e, stando ai sondaggi, con notevoli possibilità di successo. Giova d'altra parte ricordare come il contesto politico brasiliano sia stato in questi anni bruscamente scosso da un procedimento di impeachment nei confronti della Presidente Dilma Rousseff che ha portato - senza nuove elezioni - ad un vero e proprio ribaltamento politico essendo il governo in carica del Presidente Temer - già vicepresidente di Dilma - un esecutivo conservatore e di destra.

Siamo persone che a vario titolo hanno conosciuto l'esperienza del Governo Lula e abbiamo potuto apprezzare i cambiamenti impressi in quegli anni, soprattutto sul piano sociale. Per convinzioni ideali e politiche siamo vicini al popolo brasiliano e a tutte le forze che in quel Paese si battono per la giustizia sociale, contro la povertà, per lo sviluppo sostenibile e il progresso anche delle aree e dei ceti più deboli.
Per tutte queste ragioni vogliamo oggi esprimere una grande preoccupazione ed un vero e proprio allarme per il rischio che la competizione elettorale democratica in un grande Paese come il Brasile venga distorta e avvelenata da azioni giudiziarie che potrebbero impedire  impropriamente ad uno dei protagonisti di prendervi parte liberamente.

Romano Prodi, Presidente del Consiglio dei Ministri ,1996-1998 e 2006-2008

Massimo D’Alema, Presidente del Consiglio dei Ministri 1998-2000;

Luigi Ferrajoli, Giurista e Professore di Filosofia del Diritto, Università degli Studi di Roma3, Membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Lelio e Lisli Basso

Salvatore Senese,  Magistrato, ex Presidente di sezione alla Corte de Cassazione, ex membro del Senato della Repubblica Italiana, ex Presidente del Tribunale Permanente dei Popoli

Susanna Camusso,  Segretario Generalle  Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL)

Marina Sereni,  Deputata e Vice-presidente della Camera dei Diputati 2014-2018

Piero Fassino, Deputato ex Ministro di Grazia e Giustizia

Lia Quartapelle, Deputata dal 2013

Luciana Castellina,  Giornalista, scrittrice italiana,  ex membro del Parlamento Europeo

Pier Luigi Bersani, Deputato, ex Ministro e ex Presidente della Regione Emilia-Romagna

Vasco Errani, Senatore e ex Presidente della Regione Emilia-Romagna

Guglielmo Epifani, Deputato,  ex Segretario Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL)

Gianni Tognoni, Medico ricercatore, Segretario Generale del Tribunale Permanente dei Popoli e membro del  Consiglio di Amministrazione della Fondazione Lelio e Lisli Basso

Roberto Vecchi, Professore,  Direttore Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne della Università di Bologna

don Luigi Ciotti - Presidente di Libera

Carmelo Barbagallo - Segretario Generale UIL

Francesco Vignarca - portavoce Rete Italiana Disarmo

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